Il volo Ryanair per Sofia era presto quella mattina. Alle 8. Superati i normali controlli di sicurezza, ci attendevano i controlli di Passaporti o Carte d’Identità.La moneta bulgara è il LEV. Rispetto al nostro EURO, è circa il doppio.
Una volta arrivati, dopo circa 1:40 di viaggio, abbiamo portato un’ora avanti le lancette dei nostri orologi, o meglio, hanno fatto tutti automoaticamente i nostri smartphone. c’è appunto un fuso orario di +1h.
Ci aspettava la nostra cara Stella, la proprietaria della casa che abbiamo affittato per quei giorni che con 20€ in più ha fatto il servizio navetta verso la nostra sistemazione.
Sto parlando del Vitosha Apartaments. Un casa composta da una cucina moderna con una grande sala con divano e tv, 2 camere da letto (una doppia e una matrimoniale) e 2 bagni. Uno dei 2 bagni,posto nella camera da letto matrimoniale. In più un balcone. Il tutto per 240€ per 3 notti.
Stella è stata molto gentile nello spiegare i punti strategici della città, consigliarci locali dove fare colazione e darci una mappa indicando i vari punti principali su di essa.
Inoltre, era disponibile nell’offrirci un servizio navetta per il ritorno ma noi abbiamo optato per un Taxi
E’ importante dedicare qualche riga per quanto riguarda i taxi.
E’ vero, sono economici, ma dovete contrattare prima il prezzo. Andando avanti vi racconterò di vari episodi in merito a determinate situazioni con taxisti che si sono venuti a creare. In media, ci è andata bene, ma questo perchè abbiamo imparato la lezione dopo aver preso una bella fregatura.
Quindi, prima di salire su un taxi, concordate il prezzo, chiarendo se si intende in LEV o EURO e dopo di ciò fatevi portare dove preferite.
Stella era andata via dalla casa lasciandoci il suo recapito telefonico qualora avessimo avuto bisogno di qualcosa.
Eravamo molto stanchi dal viaggio e avevamo dormito poco la sera prima, ma la voglia di uscire e iniziare a girare la città, ci ha permesso di non sentire troppo il peso della fatica, del sonno, e dello stress.
La casa è centralissima, proprio una traversa del “Vitosha Boulevard”, il viale principale di Sofia, con negozi, caffè, ristoranti di cucina tipica. ecc.
Siamo quindi usciti per fare una passeggiata alla scoperta del centro città e visto l’orario cercammo un buon locale tipico dove andare a mangiare.
“MOMA”, un locale al centro, proprio dietro casa. La cucina bulgara, pesante e speziata (non ai livelli del cibo indiano) non piace a tutti. A me personalmente si.
Camminando, la prima tappa è stata la cattedrale cristiana di Santa Domenica, e a seguire la statua di Santa Sofia che si ergeva alla fine del viale centrale.
Quel giorno non è stato possibile entrare nella moschea poichè era un momento di preghiera, e neanche nella sinagoga poco distante poichè c’erano dei lavori di ristrutturazione proprio in quel periodo.
Prima di arrivare alla bellissima basilica Nevskij, ci siamo concessi una pausa in un locale trovato per strada: il Central.
Li, per la prima volta, abbiamo gustato la Rakija, una grappa bulgara che va bevuta con un cubetto di ghiaccia. La cameriera ce l’ha presentata come molto forte, ma in realtà, almeno per me, non è cosi tanto pesante, anzi l’ho trovata più buona rispetto alle grappe a cui siamo abituati. Preciso però che esistono varie tipi di Rakija.
Riprendendo a camminare ci siamo trovati davanti ad una grande piazza dove si ergeva la cattedrale di Alexander Newskij, in stile bizantino e seconda cattedrale più grande della penisola balcanica, dopo la cattedrale di Belgrado. Inoltre, è il simbolo di Sofia.
La chiesa di San Nicola, invece era chiusa visto l’orario. Ci siamo tornati il giorno dopo
Prossima tappa è il Rooftop, una terrazza panoramica su un grattacielo. La vista è stupenda e puoi stare in quel locale massimo 1he30. Ne abbiamo approfittato per prendere un tavolo vicino alla vetrata e ci siamo gustati un buon prosecco.
Nel frattempo, una volta usciti ci siamo trovati davanti all’albero di Natale, posto al centro dei mercatini, con chioschi di vendita di oggettistica natalizia o cibo e dolci. C’era pure un piccolo palco con spettacolini di musica bulgara.
Izbata tavern, è uno dei migliori locali tipici dove andare a mangiare. recensito molto bene su Tripadvisor ma purtroppo noi non abbiamo avuto l’accortezza di prenotare. Infatti siamo andati,ed era tutto pieno. Il cameriere ci ha consigliato un pub nelle vicinanza, la Bear Tavern e cosi abbiamo seguito il suo consiglio per la cena di quel giorno.
Il giorno successivo, dopo una colazione sul Vitosha Boulverd siamo andati direttamente alla moschea e questa volta si poteva entrare ma dopo una mezzoretta: stavano ancora pregando.
La vicina sinagoga era chiusa e ne abbiamo approfittato per fare una passeggiata in quella zona per ingannare il tempo e poi tornare alla moschea. Abbiamo tolto la scarpe per entrare. Dentro è grande, molto bella, con arredamenti molto semplice e un tappeto per tutto il perimetro.
Abbiamo pranzato allo street food dei mercatini di natale e subito dopo ci siamo diretti alla chiesa di San Nicola.
Abbiamo trascorso una buona parte di quel tardo pomeriggio all’ APartMental.
Si tratta di un grande appartamento, con stanze soggiorno dove si può trascorrere del tempo semplicemente a chiacchierare sorseggiando un thè, o giocando a qualche gioco di società, o dipingendo o leggendo un libro o studiare. Insomma una casa intera a disposizione. Paghi ciò che consumi in cucina. Cucini delle cose te stesso, ti fai un caffè, un thè o metti in forno un rustico o una fetta di torta e poi paghi. Ci sono 2 ragazzi che circolano e si assicurano che non ci siano problemi. Insomma, una situazione davvero bella e particolare che ci ha positivamente presi un po di tempo.
Quella sera abbiamo optato per una cena a casa, con un spesa veloce alla Liddl li vicino.
L’obiettivo era quello di uscire dopo infatti così è stato. Siamo andati prima in un pub completamente al buio e illuminato solo con candele (Ambarabar) e poi siamo andati in un un posto consigliato da dei ragazzi bulgari conosciuti per strada: Il Friday Bar. Però troppo caotico e con un musica molto alta. Era carino per ballare ma eravamo vestiti molto pesanti visto il freddo della città. Siamo poi andati a bere un’altra Rakjia al Vitosha Boulverd.
Il terzo giorno siamo andati a Plovdiv, capitale della cultura europea,ma aprirò un post a parte per questa città.
Qui mi limito solo a raccontare che per andare da casa alla Bus Station per prendere il pullman abbiamo preso un taxi. Il taxista ci ha fregati chiedendoci il doppio rispetto quanto era previsto e senza aver messo il tassametro. Cosa diversa è successa il giorno dopo che, venendo da questa esperienza, abbiamo chiarito prima il prezzo per il taxi che da casa ci ha portato in aeroporto.
Tornati da Plovdic, quella sera abbiamo cenato su Vitosha Boulverd e dopo abbiamo fatto una mini passeggiata per vedere l’albero di natale di Sofia e la scritta della città in una piazza principale alla fine del Vitosha Boulverd, al lato opposto della statua di Santa Sofia.
Quella notte avevamo la sveglia alle 4 in quanto il volo del ritorno era alle 6:40, per raggiungere l’aeroporto ci vogliono circa 30′, ma Ryanair ci ha mandato una mail raccomandandoci di essere in aeroporto 2h prima dell’orari di partenza per problemi ai controlli di sicurezza. Cosa che poi, una volta arrivati li, si è rivelata falsa,in quanto non c’era alcun problema.